Nel Dna degli italiani, vizi virtuosi o viziose virtù utili in tempi difficili Fra i possibili esercizi spirituali di contenuto civile, nazionale e patriottico che ognuno potrebbe compiere nell’anniversario dell’Unità d’Italia, c’è quello di leggere ogni tanto qualcosa sull’argomento. Questa settimana ho scelto un libro di Sandro Fontana, “Il Dna degli Italiani, ovvero la salvezza nelle virtù del passato” (Marsilio, 139 pagine, 14 euro). L’ipotesi, la proposta dell’autore è interessante. Va in direzione opposta rispetto alle idee prevalenti, soprattutto all’idea fissa, certamente non sbagliata, ma divenuta noiosa e sterile, secondo cui i nostri guai si spiegano sempre e comunque con i nostri “ritardi”. Alfonso Berardinelli 11 LUG 2011
Adieu, French Theory La cultura estremista, avanguardista, rivoluzionaria del Novecento ha riscoperto e celebrato se stessa, per l’ultima volta, negli anni Sessanta. Il fenomeno si è prolungato nel decennio successivo, precipitando politicamente, infine, nei sottosuoli del terrorismo, o creando per alcuni anni il gergo di un nuovo accademismo. Fra riletture di Hegel e Marx, di Nietzsche e Freud, di Bataille, di Sade e Lautrémont; fra surrealismo e strutturalismo, fra economia politica, semiotica e inconscio come linguaggio, fu allora che a Parigi, capitale filosofica e antifilosofica, accademica e anarchica della cultura europea in declino, tutto diventò Teoria. Alfonso Berardinelli 27 GIU 2011
L’antiberlusconismo fa impazzire, ma è qualcosa da cui si può guarire L’antiberlusconismo che fa impazzire. E’ quello che assegna alla persona e alla personalità di un uomo la causa prima, se non l’unica, dei presenti mali italiani. Ma Berlusconi non nasce dal nulla, e quando non governerà più, la maggior parte dei problemi non saranno diversi da quelli che ci assillano oggi (tasse, servizi pubblici, amministrazione, degrado ambientale, crisi dell’istruzione, integrazione degli immigrati ecc.). Ma l’antiberlusconismo ha deciso che quell’uomo è solo un delinquente e con i delinquenti, a rigore di logica pratica, non c’è altro rimedio che chiamare i carabinieri e la polizia. Leggi Il “degenerato” Berardinelli spiega agli "Stronzetti di Sinistra" del Fatto perché scrive ancora - Leggi Lo Stronzetto di Sinistra di Stefano Di Michele Alfonso Berardinelli 25 APR 2011
Il “degenerato” Berardinelli spiega agli "Stronzetti di Sinistra" del Fatto perché scrive ancora Il supplemento libri del Fatto quotidiano la settimana scorsa, nell’articolo “Alfonso’s version” , ha rivelato ai suoi lettori un fatto nuovo e clamoroso: io, Alfonso Berardinelli, sono un degenerato. Rispetto a chi? a che cosa? Degenerato rispetto a me stesso, a quel critico culturale straordinario che ero in gioventù e sono stato dall’inizio degli anni Settanta fino al 1998: anno in cui pubblicai da Donzelli il mio “ultimo lavoro interessante” (“Autoritratto italiano”) “antologia di riflessioni letterarie sull’identità nazionale, da Mario Praz a Giulio Bollati. Leggi Lo Stronzetto di Sinistra di Stefano Di Michele Alfonso Berardinelli 04 APR 2011
Politica o società. Che cosa ci insegnano le rivolte di questi giorni Determinismo sociologico o volontarismo politico? Volendo tagliare in due, per semplicità e chiarezza, la massa di impressioni, pregiudizi e idee che dominano le nostre discussioni politiche, mi pare che le cose stiano proprio così. Da un lato c’è chi mette al primo posto la società, con le sue caratteristiche e trasformazioni. Dall’altro c’è chi privilegia la politica, i suoi progetti, le sue iniziative. Alfonso Berardinelli 06 MAR 2011
Far flanella nel bordello Il maschio laico e di sinistra scopre l’acqua calda e punta il dito Quello che sta succedendo intorno a Berlusconi, alla sua morale pubblica e privata, all’accettabilità o inaccettabilità del suo eminente ruolo pubblico, visto il suo modo di divertirsi, potrebbe (potrebbe!) essere occasione non solo di lotta politica, ma di autocoscienza culturale e morale. Berlusconi è l’eccezione o la regola? Agli italiani e alla cultura sociale che ci caratterizza piacciono più le regole o le eccezioni? Alfonso Berardinelli 10 FEB 2011
L’infantilismo del teologo Mancuso che se la prende con le feste religiose Nel penultimo numero del Venerdì di Repubblica, le pagine dedicate al Natale si aprivano con una grande riproduzione dell’Adorazione dei Magi di Mantegna (al Getty Museum di Los Angeles): ma tutti quei meravigliosi colori, tutta la gloria di quello splendore estetico non mi pare che piacciano al teologo Vito Mancuso e forse neppure al priore di Bose Enzo Bianchi. Alfonso Berardinelli 30 DIC 2010
In Italia ci sono troppi scrittori nuovi, e nessuno legge più quelli recenti C’è un tale affollamento di nuovi scrittori, tutti iperproduttivi e ansiosi di tenere la scena, che il passato letterario recente, per esempio quello italiano di trenta o cinquant’anni fa, è come se non esistesse. All’inizio si pensò che quel passato venisse evocato con intenzioni autoritarie, repressive e ricattatorie, come volendo dire: Ah, i bei tempi in cui c’era Sciascia, c’era Calvino, c’erano tutti gli altri! Voi non siete niente al confronto! Alfonso Berardinelli 01 NOV 2010
Siamo tutti xenofobi, e la scienza triste della politica serve ad arginarci Glossa sulla xenofobia. Si potrebbe cominciare dai greci antichi: che trovarono normale definire “barbari”, cioè balbuzienti e incapaci di parlare come si deve, tutti gli stranieri che non conoscevano la loro lingua. La parola barbaro ci appartiene tuttora e anzi oggi è usata spesso dalla sinistra perbene, che trova barbara sempre la parte avversa e mai se stessa, nonché barbaro tutto ciò che, a torto o a ragione, non approva. Alfonso Berardinelli 02 OTT 2010
Contro la rozzezza della vita (sessuale) contemporanea Recensire il Kamasutra per noia e scoprire che il piacere è nei numeri Per superare la noia e per evadere dalla gamma degli argomenti più consueti e prevedibili, proverò a recensire brevemente “Kamasutra”, o “trattato sul piacere”, il famoso classico indiano composto da Vatsyayana nel III secolo dopo Cristo (edizione economica Adelphi 2010, p. 335, euro 15). Lo farò con la massima umiltà e semplicità, non essendo io uno specialista di letteratura indiana (né specialista di altro, se non forse del mio proprio cervello e di quello che mi succede nella vita). Alfonso Berardinelli 03 LUG 2010